Pietro Paolo Baroni nasce a Torino nel 1871 e perfeziona gli studi artistici a Verona. Nel corso della sua vita si dimostra curioso nei confronti delle influenze artistiche d’oltreoceano, inclinazione che lo spinge a trasferirsi durante la Grande Guerra in Sud America.

Al suo ritorno, grazie alla collaborazione con l’amico Vittorio Raffaldi, partecipa ad innumerevoli mostre ed esposizioni.
La sua attività florida e vivace è documentata dal 1929 fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

Ettore  Beraldini nasce a Savigliano e in giovane età si trasferisce a Verona, dove studia all’accademia Cignaroli.

Di Beraldini sono apprezzati sia i dipinti ad olio che le sue acqueforti, opere grafiche di cui egli è uno dei massimi esecutori a livello nazionale nel periodo del primo ‘900.

Le acqueforti sono le sue opere maggiormente osannate dalla critica, soprattutto per la sua bravura ed il suo “tratto breve e frequente”, che dona leggerezza a questa tecnica artistica molto particolare.

Elisabetta Bignigholi, da Verona.
Diplomata al Liceo Artistico Montanari di Verona.

Dopo il diploma lavora per diversi anni a Este (Pd) nel settore delle ceramiche artistiche creando forme e disegni originali per la decorazione di oggettistica.
Nel frattempo lavora anche come decoratrice di interni eseguendo "murales" e "trompe l'oeil" pur non abbandonando la pittura.

Ora presegue il suo cammino artistico usando tecniche e materiali estremamente eterogenei tanto quanto lo sono i soggetti che ritrae.

Bruno Bordoni è nato nel 1957,

dopo la maturità artistica , diploma in disegno anatomo- chirurgico e una breve esperienza di insegnamento presso l’accademia d’arte di Verona, si occupa di illustrazione medica, pubblicità e di moda.

Da oltre 20 anni oltre la sua ricerca pittorica realizza copie d’arte antica e moderna e ritratti.

Le sue opere sono in collezioni in italia e in europa.

www.brunobordoni.altervista.org

Cametti Alessandro nasce nel 1976 a Verona, dove vive e lavora.

Autodidatta, muove i primi passi come pittore prendendo quasi per caso i colori ad olio del padre, iniziando così a dipingere i suoi primi quadri.
Viaggiatore, sognatore, predilige dipingere paesaggi visti e vissuti nei suoi numerosi viaggi imprimendo sulla tele le forti emozioni suscitate dal paesaggio stesso. Ama dipingere i campi di grano ed i paesaggi di campagna, quella campagna nella quale ritrova oniricamente i suoi felici ricordi d'infanzia trascorsi in Valpolicella.

Talvolta sperimenta la tecnica astratta per dare libero sfogo alle sue pulsanti emozioni.

La tecnica che predilige e' la pittura ad olio su tela.

Nata nel 1982, Martna Centon si diletta, sin da bambina, a sperimentare differenti tecniche dell’arte figurativa.

Ha frequentato corsi di disegno e pittura promossi dal comune di Verona e dall’artista veronese Bianca Maria Pilon, partecipando ad alcune mostre locali. E’ affascinata dalla fisicità della natura e della figura umana, dei quali cerca di catturare i volumi attraverso l’uso di colori vividi nelle pitture ad olio, e del chiaroscuro negli studi a matite ed acquerelli.

Nei suoi lavori cerca di rappresentare ciò che l’occhio osserva in maniera concreta e non astratta … sebbene, alle volte, l’immaginazione abbia la meglio su una realtà che diventa surreale.

Nasce il 27 Dicembre 1941 a Verona. I suoi studi non sono a indirizzo artistico, ma la passione per la pittura è sempre imperante in lei.

Dopo anni dedicati alla famiglia, l’estro artistico ritorna prepotente sull’onda dell’urlo della nuova generazione. I numerosi nipotini rappresentano una potente fonte d’ispirazione per la nonna-pittrice, che animata da incontenibile fervore artistico, riprende in mano pennelli.

Dapprima è guidata da pura passione, successivamente l’impegno, lo studio dell’arte e la dedizione migliorano e affinano la sua tecnica.
Dal 2006 in poi consegue alcuni premi e riconoscimenti in altrettanti concorsi di pittura

Katia Longoni, nata nel 1981, vive e lavora a Verona.
Dimostra di avere attitudini al disegno già in tenera età, incentivata dall’atmosfera creativa che ha sempre respirato tra le pareti di casa e crescendo, ha sviluppato una sensibilità profonda verso ciò che la circonda. Sperimentando precocemente sulla propria pelle quello che la vita talvolta riserva, ha trovato nel creare una sorta di antidoto magico che porta alla scoperta di nuove percezioni. Autodidatta, ha iniziato a muovere i primi passi sulla carta, disegnando ciò che la fantasia le suggeriva sottoforma di fumetto. Nei suoi studi, fino ad oggi, ha trovato l’espressione artistica più conforme nel genere figurativo, traendo la maggiore pienezza nel volto umano, incontrando la comunicazione più profonda che lo sguardo possa trasmettere.
La sua continua ricerca spazia tra il segno perfetto che riproduce il soggetto reale anche nei piccoli dettagli, e l'abbandono degli schemi, ricercando in chiave vagamente onirica i suggerimenti dell’inconscio.

Nata nel 1918 nel Veronese, Danila Merlin nel corso della sua vita si fa conoscere ed apprezzare come artista pittrice grazie anche a prestigiose collaborazioni.
Nel 1933, ancora giovanissima,  realizza il primo lavoro importante, una tela che sarà donata all’allora Vescovo della città.
Negli anni la crescita personale ed artistica vanno di pari passo, nel 1982 il suo quadro rappresentante la battaglia di Woroshilova (II Guerra mondiale) – alla quale il marito aveva preso parte – diventa, grazie alla Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo, mosaico sulla porta principale del Tempio di Cargnacco (UD). Incessantemente partecipa a mostre locali e nazionali, dove viene apprezzata da pubblico e critica. Nel 1990 cessano le sue attività pubbliche, ma la Merlin continuerà a lavorare tra le mura domestiche, sempre su  commissione, fino alla sua morte avvenuta nel 2004.

La passione di Rosanna Molinaroli per il colore, che si fa aria, luce, acqua, riflesso, da dipinti che intendono superare la barriera del realismo stantio per accedere a una concreta e palpitante superficie astratta.

Nei dipinti di Rosanna Molinaroli si aprono microcosmi onirici e fantasmagorici, tarsie chiare di neve, di giada o di cerulea nebbia.
Gli spazi si susseguono, si intersecano, avvinghiandosi l'uno all'altro in una vertigine che trova quiete solo nell'ultima stesura di colore.

Rosanna Molinaroli coltiva il linguaggio della compenetrazione, del contrasto e dell'armonia cromatica.

Antonio Moschini matura giovanissimo l’interesse per le Arti Grafiche frequentando dal 1969 al 1976 il Centro di Educazione Artistica “Ugo Zannoni” sotto la guida del Maestro Vincenzo Partesotti. La sua prima Mostra Collettiva a S.Lucia di Verona nel 1972, ne seguiranno tante altre.

Esperimenta nel corso degli anni tecniche diverse, negli ultimi affina soprattutto il figurativo e la ritrattistica iperrealista, con particolari soluzioni grafiche dove la luce e l’ombra creano volume.

Inoltre da più di vent’anni cerca di stimolare al valore del “ bello” i suoi alunni delle Scuole Secondarie.
Sue opere sono presenti in Italia e all’estero.

Alberto Raffaelli è un Artista Pittore di origine padovana. Proviene da una scuola ad indirizzo artistico e, sebbene la vita l’abbia portato a lavorare in tutt’altro campo, continua a mantenere viva e attiva la sua passione per la pittura.

Nella sua carriera artistica partecipa a diverse esposizioni in varie città d’Italia ricevendo molti apprezzamenti dalla critica.
La sua pittura spazia dal figurativo all’astratto: i ritratti di bambini, con le loro molteplici espressioni, sono il suo cavallo di battaglia. Usa prevalentemente il bianco e nero per poter cogliere la semplicità e purezza degli sguardi.

Erina Signorini nasce a Verona nel 1948 e qui compie studi scientifici, sempre con una grande passione per il disegno.

Comincia a dipingere copiando opere di artisti famosi, soprattutto Picasso, e nel periodo universitario riempie le pareti di studenti e amici.
I pennelli entrano ed escono dal cassetto a lunghi intervalli finchè nel 2004 si iscrive al CEA Centro di educazione artistica “Ugo Zannoni”, organizzato dalla circoscrizione, che segue per due anni.

Tiene mostre all’Ater a Corrubio e a S. Giovanni Lupatoto sempre tra il 2005 e 2006 Apprezzamenti dal pubblico e dagli insegnanti e nella mostra all’ATER viene segnalato il dipinto “cipolla rossa”.

Al momento la pittura è solo un hobby.

La conoscenza di Orio Trevisan è avvenuta più di vent’anni fa attraverso la Mostra Personale promossa dalla Società delle Belle Arti di Verona.

Ne è risultata una interessante e poliedrica fisionomia artistica che ha saputo spaziare dall’ Arte delle Incisioni agli Oli.

Anche il suo mentore Ettore Beraldini, riconoscendone la bravura, gli consegnò il “testimone” donandogli il proprio Torchio.

Giorgio Turri, dopo un primo positivo approccio alla pittura in giovane età, riprende la sua passione a cavallo degli anni 2000 dedicandosi dapprima all’acquerello e in seguito all’olio.

La tecnica che più lo rappresenta e che soddisfa la sua vena artistica è quella dell’astratto figurato; le sue opere raccolgono consensi di pubblico e critica, ottenendo premi e riconoscimenti.